Ecografia Udine – specialisti nell’utilizzo della FISIOTERAPIA ECOGUIDATA per curare le problematiche dell’apparato muscolo-scheletrico + PRECISIONE + RISULTATI
Se siete arrivati su questo articolo, molto probabilmente è perché siete in cerca di uno specialista in grado di eseguire un’ecografia al vostro apparato muscolo-scheletrico a causa di un recente trauma o di un dolore che si prolunga da tempo e non accenna a passare.
Vi anticipiamo che siamo stati tra i primi in Italia a formarci nel campo della Fisioterapia eco guidata, riconoscendo le enormi potenzialità di questo approccio all’avanguardia.
Nelle prossime righe vi spiegheremo in cosa consiste la Fisioterapia eco guidata e quali sono i preziosi vantaggi legati all’uso di questo strumento nel trattamento delle lesioni muscolari, legamentose, cartilaginee e nelle tendiniti.
I VANTAGGI DELL’ ECOGRAFIA, DALLA DIAGNOSI ALLA RIABILITAZIONE
Prima ancora di parlare dei benefici che offre l’ecografia nel nostro lavoro, ci teniamo a fare una premessa: noi siamo fisioterapisti quindi non utilizziamo l’ecografo per fare diagnosi e per produrre referti, competenze proprie del medico specialista. Nonostante ciò possiamo affermare che siamo la risposta alla vostra principale domanda: “Cosa posso fare per stare meglio?”.
Immaginiamo che prima di leggere questo articolo abbiate cercato e trovato un bravo ecografista in grado di diagnosticare l’origine del vostro dolore. Al termine della visita, avrete risolto molto probabilmente il QUESITO iniziale, ma sfortunatamente avrete notato che il problema così era e così è rimasto: questo perché l’ecografo è uno strumento di indagine diagnostica che non ha nessun effetto terapeutico sul corpo.
L’ecografia offre dei vantaggi diversi a seconda che a leggerla o a visionarla sia il paziente, il medico o il fisioterapista.
- Per il paziente l’ecografia rappresenta un’immagine spesso incomprensibile accompagnata da una descrizione anch’essa poco intuitiva e chiara. Questo perché le parole che gli specialisti usano sono molto precise e tecniche e di certo non aiutano la persona nella lettura del responso.
- Per il medico l’ecografia rappresenta la risposta che il paziente cerca al suo dolore, perché tramite l’immagine eco è possibile identificare le lesioni dei tessuti molli che spesso, ma non sempre, sono alla base dei dolori comuni. Al termine dell’ecografia muscolo-scheletrica, il medico prescrive una terapia farmacologica, una terapia strumentale (tecar, laser ecc) o la rieducazione motoria.
- Per il fisioterapista l’ecografia rappresenta un vero valore aggiunto per la riabilitazione; in base all’immagine osservata sul monitor, il terapista capisce qual è la condizione attuale dei tessuti e quale la terapia migliore da usare per permetterne la guarigione.
MEDICINA E FISIOTERAPIA A CONFRONTO NEL TRATTAMENTO DEI PROBLEMI MUSCOLO-SCHELETRICI
Vi starete chiedendo allora che differenza c’è in termini di risultato tra l’ecografia che arriva al terapista per mano del medico e l’ecografia eseguita dal terapista stesso durante la seduta.
Il medico, sulla base di ciò che osserva, prescrive già il tipo di terapia da svolgere e offre già una prognosi, ovvero un’idea dei tempi necessari per risolvere il problema. In questo senso, il medico sembra semplificare e venire in aiuto al terapista, il quale deve solo seguire la prescrizione per completare nella pratica il lavoro indicato dal medico.
Nella teoria questo può funzionare, nella pratica non è cosi e ora vi spieghiamo il perché.
Immaginate di vedere un quadro che conoscete bene e di descriverlo in una decina di righe utilizzando le parole più precise e specifiche possibili. Consegnate questo foglio a chi vi sta accanto, chiedetegli di leggerlo e di immaginare il quadro da voi descritto. Secondo voi quanto combaceranno l’immagine del quadro da voi osservata e quella che si è costruita l’altra persona sulla base della vostra descrizione? La risposta è semplice: per quanto possiate essere stati precisi nella descrizione, il quadro risulterà comunque diverso per colui che non l’ha guardato direttamente.
Ecco questo esempio vi fa capire che il referto medico, per quanto possa essere preciso e di supporto per il lavoro del terapista, non potrà mai sostituire l’immagine che vede con i suoi occhi il fisioterapista con l’ecografo che ha in studio.
Ancora un’altra piccola differenza: il medico specialista, come abbiamo detto, sulla base di ciò che osserva all’ecografia, ipotizza un percorso terapeutico prescrivendo il tipo di intervento da fare (tecar, laser, massaggio…) e la durata complessiva del percorso per portare alla remissione dei sintomi (10 sedute, 20 sedute…). Ora, per quanto siano affidabili e di valore queste indicazioni, c’è da dire che il mestiere del medico è puramente diagnostico: le conoscenze e l’esperienza accumulate nel tempo gli garantiscono di identificare in modo preciso il problema alla base del dolore. Il medico non ha però le stesse conoscenze e la stessa esperienza pratica di un fisioterapista che vede nel trattamento riabilitativo il pane quotidiano del suo lavoro: solo il terapista sa quali sono le tecniche e gli strumenti fisioterapici più efficaci e rapidi per risolvere quel problema, quindi spetta a lui impostare il programma di riabilitazione in base al suo ragionamento clinico.
IL RUOLO DELL’ECOGRAFO ALL’INTERNO DELLE SEDUTE DI FISIOTERAPIA
Immaginate quindi quanta accuratezza e precisione può raggiungere un fisioterapista quando utilizza l’ecografo prima di iniziare il percorso di guarigione: osservare i tessuti molli della zona dolente rende specifico e personalizzato tutto il trattamento, perché le sue scelte terapeutiche non si rifanno a protocolli standard o a generiche indicazioni mediche, ma si adattano alla condizione del sistema muscolo-scheletrico del paziente nel momento stesso della seduta.
Capite quindi che con l’ecografo non stiamo parlando solo di una marcia in più, ma di una vera e propria evoluzione nel campo della fisioterapia.
L’ECOGRAFO IN FISIOTERAPIA: UNO STRUMENTO VINCENTE MA POCO DIFFUSO
Tenete presente che la fisioterapia eco guidata sarà il futuro e noi dello Studio TrattaMIX siamo a tutti gli effetti innovatori e precursori in questo campo.
Al momento si sente ancora parlare poco dell’utilizzo dell’ecografo in fisioterapia. Ecco alcuni motivi che giustificano una sua limitata diffusione negli studi fisioterapici italiani:
- L’acquisto dell’ecografo richiede una spesa non indifferente dato il suo costo elevato.
- Esistono ancora pochi formatori in grado di insegnare ai fisioterapisti come leggere le immagini ecografiche.
- I pochi corsi a disposizione permettono al fisioterapista di apprendere le nozioni principali per leggere le immagini ecografiche. Queste conoscenze però non bastano: sono necessarie infinite ore di pratica e di osservazione per capire come interpretare e sfruttare le immagini eco in vista del trattamento riabilitativo e questo richiede molto tempo e dedizione.
- L’utilizzo dell’ecografo è difficilmente monetizzabile: come abbiamo spiegato, l’ecografia realizzata dal fisioterapista non svolge né un ruolo diagnostico né terapeutico perché non ha effetti curativi ma solo di indagine. Viene difficile quindi definire il suo costo all’interno della seduta.
Tutti questi motivi ad oggi limitano l’inserimento dell’ecografo all’interno della pratica quotidiana dei fisioterapisti.
LE LESIONI CHE PIU’ BENEFICIANO DELL’INDAGINE ECOGRAFICA IN FISIOTERAPIA
Ma ora veniamo al dunque: NOI fisioterapisti dello Studio TrattaMIX di Udine abbiamo scelto di fare ricorso all’ecografo durante i nostri trattamenti perché questo strumento ha reso i nostri piani terapeutici i più efficaci in assoluto.
Vi chiederete ora: ma su quali lesioni l’ecografo è in grado di fare la differenza nel trattamento riabilitativo? Eccoli qui descritti.
LESIONE MUSCOLARE E LEGAMENTOSA
L’ecografo permette di individuare con precisione il punto lesionato, che non sempre combacia con il punto più dolente, e consente di osservare la presenza di eventuale versamento e edema tra i tessuti.
Vantaggi dell’eco durante la seduta:
- Individuazione del punto lesionato, della sua estensione, della sua profondità per una maggiore precisione di intervento;
- Individuazione dell’eventuale accumulo di sangue tra gli strati più profondi, uno dei motivi per cui il dolore muscolo-scheletrico tende a cronicizzare;
- Individuazione della terapia strumentale o della tecnica manuale più adatta per raggiungere e risolvere il punto lesionato nel minor tempo possibile;
- Monitoraggio e controllo finale dell’efficacia delle terapie sulla riparazione del muscolo o legamento.
TENDINITE
Questa è un’altra problematica frequente che spinge i pazienti a rivolgersi ad un fisioterapista.
Vantaggi dell’eco durante la seduta:
- Individuazione del punto lesionato, della sua estensione, della sua profondità per una maggiore precisione di intervento;
- Individuazione dell’eventuale versamento che si accumula a livello tendineo a causa dell’infiammazione;
- Individuazione della terapia strumentale più adatta per raggiungere e risolvere il punto lesionato nel minor tempo possibile: noi in particolare ci avvaliamo del potente laser yag per assicurare una rapida cicatrizzazione (link) ;
- Monitoraggio e controllo finale dell’efficacia delle terapie sulla riparazione del tendine.
LESIONE DELLA CARTILAGINE
In alcune grandi articolazioni come spalla, gomito, ginocchio e caviglia è possibile osservare con l’ecografo la gran parte della cartilagine presente tra i capi ossei.
Vantaggi dell’eco durante la seduta:
- Individuazione della quantità e della qualità della cartilagine: grazie all’ingrandimento dell’immagine ecografica, riusciamo a capire non solo quanta cartilagine c’è nell’articolazione ma soprattutto siamo in grado di valutarne la qualità;
- Comprensione del raggio d’azione delle terapie: in base alla quantità e qualità della cartilagine osservata con l’ecografo siamo in grado di capire fino a che punto il paziente può beneficiare delle terapie;
- Calcolo delle sedute di laser necessarie al miglioramento della cartilagine: le informazioni raccolte con l’ecografo ci permettono di dire al paziente sin dall’inizio di quante sedute di laserterapia ha bisogno per raggiungere gli obiettivi desiderati (clicca qui per approfondire questo tema);
- Risultati impareggiabili sulla cartilagine: la laserterapia eco guidata permette di raggiungere una specificità di trattamento che non ha paragoni con le altre terapie presenti sul mercato;
- Monitoraggio e controllo finale dell’efficacia delle terapie sulla qualità della cartilagine.
In definitiva, l’ecografia realizzata durante la seduta fisioterapica permette al paziente di godere di in un percorso riabilitativo più rapido e più specifico fatto di risultati qualitativamente superiori ad altri centri fisioterapici. Non solo, in quanto l’immagine ecografica consente ai soggetti sportivi di capire quali sono i tempi di recupero necessari per ritornare all’attività motoria in totale sicurezza.
Sulla base di queste informazioni, valutate voi se rivolgervi ad uno specialista per ottenere una diagnosi accurata o se scegliere noi per occuparci in tutto e per tutto del vostro problema.
CONCLUSIONI
Come vi abbiamo accennato all’inizio di questo articolo, NOI fisioterapisti dello Studio TrattaMIX di Udine siamo innovatori in questo campo perché prima di tutti abbiamo visto nell’ecografo un potenziale enorme per la fisioterapia.
Primi in regione e tra i primi in Italia, 9 anni fa abbiamo iniziato a formarci in questa direzione e tutta l’esperienza e la pratica accumulate in questo tempo ci hanno reso oggi un dei gruppi più esperti di fisioterapia eco-guidata.
Qualcuno di voi potrebbe essere preoccupato pensando che questo tipo di trattamento richieda un costo aggiuntivo e spropositato, ma non è così: è proprio grazie all’esperienza maturata negli anni che abbiamo integrato l’ecografo nel lavoro di tutti i giorni.
L’utilizzo dell’ecografo in seduta è paragonabile ad un qualsiasi test della forza o dei movimenti che normalmente si esegue per valutare la situazione del paziente. In questo senso quindi, noi abbiamo deciso di inserire l’indagine ecografica dentro ogni percorso senza sovrapprezzi, per usarlo ogni volta che sentiamo il bisogno di supportare il programma riabilitativo con immagini ben definite dei tessuti molli. Come abbiamo scritto in questo articolo, il paziente non è costretto a pagare ogni singola tecnica usata all’interno delle sedute, infatti quello che conta per lui è il risultato finale e non gli strumenti usati per raggiungerlo.
In conclusione, speriamo che questo articolo sia stato di aiuto per conoscere l’ecografia sotto una nuova luce, non solo diagnostica, ma riabilitativa. Come vi abbiamo detto questa sarà la nuova strada della fisioterapia e un trattamento eco guidato fa sicuramente la differenza in termini di risultati e di efficacia rispetto ad un trattamento standard.