Il dolore alla spalla è molto comune, soprattutto dopo i 40 anni. Come intervenire? L’esperienza di TrattaMix Project.
Perché è saggio non focalizzarsi sull’infiammazione
Quando un paziente si reca da un medico per un dolore alla spalla, vengono fatti gli esami necessari, come raggi X, risonanze o ecografie, sino a individuare qual è il punto specifico infiammato e da curare con la relativa diagnosi di borsite, tendinite, artrosi e via dicendo. Spesso queste persone sono indirizzate da un fisioterapista.
Nell’esperienza di TrattaMix Project di Udine, il dolore alla spalla spesso diminuisce ma non scompare. Ciò finché non si allarga la visuale. Quando infatti nel nostro centro abbiamo iniziato a focalizzare l’attenzione, non tanto sulla diagnosi ricevuta e sul punto infiammato, bensì sul perché si è originato un determinato dolore, i risultati sono sempre stati di efficacia al 100% nella fisioterapia per dolori alla spalla.
La spalla: una struttura delicata e centrale
La spalla è una delle articolazioni più mobili del nostro corpo. Ruota attorno a tre ossa – la clavicola posta tra collo e braccio, la scapola sulla schiena e l’omero nella parte superiore del braccio – e comprende muscoli, tendini e legamenti. È un insieme delicato, fortemente innervato dal sistema nervoso periferico che la percorre per arrivare fino alla mano e farla muovere. I nervi che l’attraversano salgono alla testa tramite il collo, dove incontrano quelli provenienti da altre parti del corpo, con i quali scambiano informazioni. È una struttura centrale, in movimento costante tutto il giorno. Proprio per questa ragione, anche se i pazienti lamentano i dolori più disparati, spesso quest’area, se non è il primo dolore citato, comunque è uno dei dolori secondari più frequenti.
Quando e come fare fisioterapia per dolori alla spalla
I dolori alla spalla sono dovuti ad alterazioni nella sua struttura, comportano male fisico e a volte una riduzione della mobilità, spesso indotta da nostre reazioni. Quando infatti proviamo dolore, finiamo per evitare di compiere i movimenti che lo causano e così, giorno dopo giorno, quella parte del corpo diventa sempre più rigida. Il compito del fisioterapista è individuare i muscoli coinvolti, rilassarli e far loro ricominciare a compiere i movimenti corretti. Lo fa, come abbiamo imparato, non focalizzando l’attenzione solo sul punto dolente, ma andando a individuare l’origine del malfunzionamento.
Per esempio, pensiamo a un’infiammazione alle viscere dell’addome, dove troviamo il nervo frenico e quello vago che da lì salgono alla testa, passando dal collo. Qui incrociano il percorso dei nervi che si allungano verso la spalla e trasmettono loro parte dell’infiammazione. Se guardassimo solo alla spalla, non potremmo capire di dover intervenire anche sull’addome. Quando le spalle fanno male, anche se non sono il problema principale, è bene rivolgersi a un fisioterapista che consideri il corpo nella sua interezza e cerchi la causa originaria, per poi stabilire il tipo adatto di fisioterapia per dolori alla spalla.