Come sapere in quali punti e come allenare e rafforzare il pavimento pelvico? Ce lo dice l’ecografo.
Cos’è il pavimento pelvico
Posti a chiudere l’addome, ci sono i muscoli e i tendini che formano il pavimento pelvico, una struttura che deve mantenersi elastica e forte. Elastica per adattarsi ai movimenti del diaframma mentre respiriamo; forte per contenere e mantenere in posizione corretta gli organi che le sono affidati, ovvero la vescica, l’uretra, il retto e, nella donna, l’utero e la vagina, mentre nell’uomo la prostata. Spesso, però, è un’area ignorata nella vita quotidiana finché non funziona più bene e allora si passa direttamente alla riabilitazione del pavimento pelvico.
Preveniamo i disturbi più gravi
Prima che compaiono problemi gravi come l’incontinenza o il prolasso, la debolezza dell’area pelvica può, nella maggior parte dei casi, produrre sintomi come mal di schiena, dolori sciatici o eccessiva rigidità del bacino. Allora è utile individuare la ragione che causa tutto ciò e porta il pavimento pelvico a perdere tono muscolare.
Il pavimento pelvico può generare sintomi in caso di eccessiva debolezza e pure nel caso opposto, ovvero di eccessiva tensione e quindi rigidità. Nel primo caso quando respiriamo il diaframma spinge verso il basso, verso il pavimento pelvico, per poi ritirarsi. Così facendo, lo mantiene in allenamento costante. Se però respiriamo male, con il diaframma che spinge poco, il pavimento pelvico non viene esercitato sufficientemente, perdendo via via il tono muscolare e la funzionalità contenitiva. Nel secondo caso, una situazione usuale è il ripetersi di infiammazioni, come cistiti, candida e simili, che tendono a irrigidire i muscoli della zona, i quali finiscono per rispondere in modo inappropriato alla normale pressione esercitata dal diaframma durante la respirazione, così da perdere prima le capacità elastiche, aumentando la rigidità di tutto il bacino.
Usare l’ecografo per la riabilitazione del pavimento pelvico
L’ecografo ci permette un approccio riabilitativo preciso e non invasivo. Il fisioterapista può utilizzare l’ecografo per:
- osservare lo stato del pavimento pelvico e dell’area circostante così da capirne il grado di tonicità dei muscoli ed eventuali asimmetrie presenti
- guidare gli esercizi riabilitativi durante il loro svolgimento così che anche chi li sta compiendo, osservando il monitor, possa capire da sé se riesce a svolgerli correttamente, velocizzando quindi l’apprendimento
- controllare, finito il percorso di rieducazione, che i movimenti siano eseguiti bene
Approfitta dello screening gratuito con l’ecografo
Vorresti sapere qual è lo stato del tuo pavimento pelvico?
Richiedi lo screening gratuito della mobilità degli organi interni. Con esso, utilizzando l’ecografo, andiamo a osservare la mobilità degli organi interni dell’area pelvica in correlazione alla respirazione e alla contrazione attiva. In questo modo, grazie alla nostra esperienza, riusciamo subito a capire se c’è debolezza o eccessiva tensione o addirittura asimmetria della muscolatura.
La proposta di screening gratuito è stata fatta lo scorso fine settimana nel nostro centro di fisioterapia TrattaMix Project di Udine ed è stato un successo, ma molte persone sono rimaste escluse. Abbiamo perciò deciso di estendere a tutto il mese di settembre la promozione.
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