La scoliosi è un’alterazione posturale che modifica la forma della colonna vertebrale e porta a conseguenze di lungo termine.
Colonna vertebrale e scoliosi
La colonna vertebrale si sviluppa dalla testa al bacino e ha l’importante ruolo di sostenere il nostro corpo. Composta dalle vertebre, le piccole ossa impilate l’una sull’altra, ha una tipica forma che appare dritta, se guardata frontalmente; se guardata di profilo, ha quattro curve armoniose che servono ad ammortizzare le vibrazioni dei movimenti quotidiani. Questa è la cosiddetta colonna vertebrale fisiologica, quella naturale. Nella scoliosi, le vertebre perdono il normale allineamento, si inclinano su un lato e ruotano su se stesse, portando la colonna ad avvolgersi su di sé come una spirale. Per questo la scoliosi è un’alterazione posturale: la deformazione interna della colonna è resa visibile all’esterno per mezzo di una postura scorretta.
Conseguenze della scoliosi
La scoliosi è un’alterazione posturale che porta a conseguenze diverse nel bambino e nell’adulto. In quest’ultimo, le cui ossa sono già calcificate, comporta soprattutto contratture posturali, irrigidimenti muscolari e dolori.
Nella persona giovane, invece, lo scheletro è in crescita e le ossa sono ancora elastiche e deformabili perciò, se insorge la scoliosi, essa ha maggior rischio di peggiorare fino a fine crescita. Immaginiamo un albero ancora verde: se durante la crescita, a causa di una tempesta, il suo tronco si piega, continuerà a crescere in quella direzione, incurvandosi sempre più, fino a che la crescita non sarà conclusa. Decenni dopo, quando l’albero sarà adulto, il tronco manterrà quella strana posizione.
Cosa comporta il peggioramento della scoliosi? È un processo che avviene quando le curve da piccole diventano via via più ampie: più sono grandi, più la deformazione pone sotto pressione gli organi della cavità toracica e addominale, sino a far insorgere problemi cardiaci e respiratori nei casi più gravi.
Come riconoscere la scoliosi in tempo?
Purtroppo nel bambino la scoliosi non provoca dolore né limitazioni alle attività quotidiane. Fornisce però dei campanelli di allarme da cogliere con l’osservazione. Si tratta di posture anomale:
- la testa che tende a essere inclinata o ruotata verso un lato
- l’asimmetria di spalle, scapole, fianchi e/o bacino
- il gibbo ovvero la sporgenza sulla schiena che si manifesta quando il bambino si piega in avanti
Per cogliere queste alterazioni posturali nei bambini come spie da approfondire, è importante il ruolo dei genitori, dei pediatri e dei loro insegnanti di ginnastica a scuola come nel tempo libero. Noi di TrattaMix Project diamo il nostro contributo con un breve video che spiega cosa osservare per riconoscere se ci sono campanelli d’allarme per la scoliosi e quindi se sia il caso di andare da un medico specialista.
Novembre: fai lo screening della scoliosi
Nel nostro centro di fisioterapia, proponiamo uno screening scoliosi gratuito durante tutto il mese di novembre perché riconoscere al più presto i segni tipici della scoliosi con valutazioni apposite consente di intervenire in anticipo sulla deformazione vertebrale indotta dalla scoliosi. Al termine della valutazione, i nostri fisioterapisti possono:
- suggerirti di approfondire il sospetto di scoliosi con una visita medico-specialistica
- tranquillizzarti perché si tratta di un atteggiamento posturale che non richiede ulteriori indagini
Lo screening dovrebbe essere effettuato all’inizio della pubertà quando è maggiore il rischio di sviluppare deformità vertebrali. L’età giusta è a partire dai 10 anni per le bambine e verso gli 11-12 anni per i bambini. La valutazione di screening di TrattaMix Project raccoglie tutte le informazioni chiave, analizza le caratteristiche della schiena del giovane e utilizza strumenti specifici per le misure di superficie.
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