Il periodo dell’adolescenza è quello a più alto rischio di peggioramento delle curve della scoliosi. Uno screening di controllo può essere prezioso.
Lo sviluppo fisiologico
Nei giovani le vertebre, ovvero i mattoncini che impilati uno sull’altro compongono la colonna vertebrale, hanno una forma cilindrica. Tra gli 11-12 anni nelle femmine e tra i 13-14 anni nei maschi, gli adolescenti vivono la fase della pubertà: in questo periodo l’allungamento della colonna vertebrale subisce un’impennata e le vertebre crescono e si sviluppano in maniera simmetrica, a destra e sinistra. In questo modo i giovani aumentano la loro statura e avviene l’ossificazione di una colonna vertebrale dritta. Tale processo prosegue fino alla conclusione della crescita scheletrica. Lo sviluppo della scoliosi, invece, avviene se si crea una crescita asimmetrica delle vertebre.
Da cilindro a cuneo
Con la scoliosi avviene un’alterazione della postura, dovuta al cambiamento nella forma e nella posizione delle vertebre. Il processo di modifica trasforma anche le curve fisiologiche della colonna vertebrale nel suo insieme e dà diversi campanelli d’allarme. Lo abbiamo spiegato nell’articolo dedicato alla scoliosi come alterazione posturale. Qui ci soffermiamo, nello specifico, sul processo di trasformazione che subiscono le vertebre nella scoliosi: in un certo momento, ignoto e per la comunità scientifica senza ancora una causa definita, si genera una crescita asimmetrica delle vertebre, che porterà allo sviluppo della scoliosi. Se immaginiamo la vertebra come un cilindro, un’estremità inizierà a crescere più dell’altra, quindi in maniera squilibrata e a forma a cuneo.
Il circolo vizioso della scoliosi
Il meccanismo di sviluppo errato diventa un circolo vizioso, destinato a peggiorare sempre più. Le vertebre sono impilate una sull’altra e, se una inizia ad assumere la forma a cuneo (il termine tecnico è “cuneizzata”), tenderà a spostare le altre. Fa così la sua comparsa una curva a C o a S nella colonna vertebrale, vista di fronte. Accade perché la curvatura laterale della colonna finisce per distribuire in modo nuovo i pesi dovuti alla forza di gravità e alle sollecitazioni esterne tra parte sinistra e destra della vertebra cuneizzata. La conseguenza? Dal lato più basso, la vertebra subisce una compressione maggiore e quindi cresce più lentamente rispetto a quello opposto. Si crea così una nuova vertebra cuneizzata. E il ciclo riparte in una crescita asimmetrica delle vertebre a cascata, come un cane che si morde la coda. La vertebra più sollecitata è quella che avrà maggiori alterazioni. Posta all’apice della curva è detta “vertebra apicale”. Quanto detto, e qualcosa in più è spiegato anche nel video a seguire.
Uno screening per intervenire al più presto
Più grave è la scoliosi alla sua scoperta, più forte è l’impatto del circolo vizioso sulla colonna vertebrale. Si tratta infatti di un ciclo che agisce durante tutto il periodo della crescita, con un picco situato nella fase della pre-pubertà, quando le ossa sono ancora morbide ed elastiche e quindi facilmente deformabili. A mano a mano che ci si avvicina all’ossificazione completa, il rischio di peggioramento della scoliosi diminuisce. È perciò di fondamentale importanza un intervento tempestivo per evitare che le curve della scoliosi peggiorino. Al centro di fisioterapia TrattaMix Project di Udine proponiamo uno screening di osservazione gratuito. Naturalmente è indolore e prezioso per approfondire eventuali sospetti, come quelli illustrati nel video qui riportato.